Il progetto 3D CREATOR risponde al tema strategico emergente “human wellbeing” of Horizon-Europe 2021-2027 e intende fornire un contributo rilevante per l’introduzione di innovazioni tecnologiche nel campo delle malattie degenerative e dell’invecchiamento.
3D CREATOR si propone di fornire soluzioni integrate avanzate per ottimizzare i flussi di lavoro di tessuti bioingegnerizzati per differenti applicazioni, sia per tessuti molli che per tessuti duri. Il processo di produzione completo avviene in un sistema chiuso, dal materiale di partenza al prodotto cellulare finale. Con questa piattaforma tecnologica flessibile, il trattamento cellulare completamente automatizzato per protocolli di produzione di tessuti bioingegnerizzati innovativi e complessi diventa una realtà . 3D CREATOR vuole anche sviluppare un sistema di controllo innovativo, che all’interno dello stesso flusso di produzione ospiti la sensoristica necessaria a monitorare in continuo le variabili biochimiche e meccano fisiche ed eventualmente a modificare l’ambiente di coltura, aggiungendo nutrienti, variando le temperature, stimolando il tessuto con stimoli meccanici e fluidodinamici.
La piattaforma sarĂ dotata di un modulo di stimolazione che potrĂ essere integrato nel bioreattore stesso o esternamente. Esistono infatti diverse metodologie per la stimolazione della crescita cellulare. Questo varia in base al tipo di cellula e agli stimoli fisiologici (e patologici) che riceve all’interno del tessuto nativo. Gli stimoli possono essere svariati, dall’agitazione meccanica, al flusso di perfusione, all’elettrostimolazione, fino alla stimolazione meccanica. Il bioreattore proposto nella piattaforma si serve di un flusso di perfusione unidirezionale e/o bidirezionale per la semina e l’espansione cellulare. Questo tipo di stimolazione aiuta a migliorare il flusso di nutrienti e di ossigeno verso le cellule, mantenendo anche la distribuzione uniforme delle cellule sullo scaffold e riducendo i gradienti di concentrazione dei nutrienti.
3D CREATOR è un progetto finanziato dall’Unione Europea e dalla Regione Lazio.
